giovedì 14 aprile 2016

GenovaMilanoNewsletter: Ucciso da chi?

GenovaMilanoNewsletter: Ucciso da chi?: Testo trovato su Facebook di cui condividiamo ogni parola Eppure il messaggio è così chiaro. Quella maledettissima linea gialla è lì, fe...

martedì 11 dicembre 2007

"Against all Enemies"

"La sera del 12 settembre incontrai il presidente che vagava da solo nella Situation Room. Prese da parte alcuni di noi e chiuse la porta. 'Sentite', ci disse, 'lo so che avete molto da fare... ma voglio che riesaminiate tutto, qualsiasi cosa. Vedete se è stato Saddam. Controllate se è collegato alla cosa in qualche modo.' 'Ma, signor presidente, è stata Al Qaeda.' 'Lo so, lo so, ma... vedete se Saddam è coinvolto. Controllate soltanto... Cercate in Iraq, Saddam', disse irritato, e se ne andò.
dal libro di Richard A. Clarke "Against all Enemies".
Richard A. Clarke ha inizato a lavorare nell'apparato federale americano nel 1973, presso l'ufficio del segretario alla Difesa. Ha salito i gradini della scala gerarchica con Reagan, Bush padre e Clinton fino a diventare il cordinatore nazionale per la sicurezza e l'antiterrorismo, incarico che ha mantenuto fino all'anno delle dimissioni, marzo 2003.

martedì 4 dicembre 2007

perle di buon senso (leggasi giustificazionismo ad oltranza) dei debunkers

http://www.aereimilitari.org/Crono911/contenuto/doma_intelligence.htm
"Come abbiamo detto, ragionare con il senno di poi è facile, ma in ogni caso l'intelligence commise questo errore di valutazione."
Grazie! Lo so anch'io che è facile ragionare col senno di poi...peccato che un servizio di intelligence che si definisca tale DEVE ragionare col senno di PRIMA e che un governo e una classe politica che hanno la consapevolezza d
ei gravi rischi che può correre la propria nazione DEVE rafforzare e rendere più efficiente il proprio servizio di intelligence. Nel caso degli USA e della minaccia del terrorismo islamico, se ciò non fu fatto è perchè o non si volle o perchè non si fu in grado di capire che si doveva agire diversamente: in entrambi i casi siamo di fronte ad una situazione a dir poco sconcertante.
http://www.aereimilitari.org/Crono911/contenuto/doma_intelligence.htm
"
Quello che non ha funzionato, o meglio, non ha funzionato in maniera adeguata al tipo di minaccia, è stato tutto il sistema di intelligence e di sicurezza nel suo complesso, a partire dalle modalità di gestione, raccolta e analisi dei dati per finire ai meccanismi di collaborazione tra gli enti interessati e ai vincoli giuridici imposti dall'ordinamento legislativo"
Benone! Ma in un paese democratico chi altri decide che il sistema di intelligence e di sicurezza funzioni adeguatamente se non il potere politico? E perchè non si intervenne modificando procedure, rapporti tra i servizi, adeguando l'attività di spionaggio alla mutata situazione politica internazionale e soprattutto alla crescente minacciosità dei movimenti terroristici? E queste disfunzioni le si possono ritenere semplicemente una deplorevole inefficienza o non, piuttosto, una criminale leggerezza se rapportata a tutti i segnali comunque accertati di potenziale ma concretissimo pericolo e, soprattutto, alle conseguenze disastrose che ne sono derivate? E senza arrivare alle farneticanti tesi cospirazioniste, ciò non è sufficientemente allucinante???
Daniel Coleman-FBI, Michael Scheuer-CIA e John O'Neill-FBI (morto alle Twin Towers l'11 settembre 2001) denunciavano da anni e con dati alla mano la crescente minaccia del terrorismo, inascoltati ed emarginati dai loro superiori: che fossero dei cospirazionisti ante litteram???
E del raggelante resoconto che ha fatto l'agente CIA Robert Baer nel suo libro "La disfatta della CIA" ne vogliamo parlare? Cospirazionista anche lui, ovviamente!!
http://www.aereimilitari.org/Crono911/contenuto/doma_futuro.htm
"Questa è la ragione per cui gli Stati Uniti hanno deciso di adottare il modello della guerra preventiva: eliminare non solo i terroristi, ovunque si trovino e con qualunque mezzo, ma anche quei governi e quei regimi che finanziano e appoggiano il terrorismo o che potenzialmente sono inclini a farlo.
L'invasione dell'Iraq risponde essenzialmente a queste esigenze, qualunque sia stata la motivazione ufficiale (armi di distruzione di massa). "
Vabbè, questo sembra tratto pari pari da un discorso di Bush ed è l'ennesima dimostrazione della considerazione che questi signori hanno delle relazioni internazionali e dei rapporti tra le nazioni (leggasi: le "prove" esibite all'ONU - una provetta di pipì, probabilmente - erano palesemente false ma..chi se ne fotte: il fine giustifica i mezzi e allora vai con una altra guerra, dai dubbi esiti finali)

11 settembre, dove abbiamo fallito

L'illuminante, seria, documentata opera di Lawrence Wright, premio Pulitzer 2007, fa' giustizia sia delle farneticanti ricostruzioni dei complottisti, sia delle saccenti prese di posizione da parte dei debunkers in merito alla (presunta) assenza di significativi, gravi e documentati segnali di una strategia di attacchi terroristici contro/negli USA.
Del libro, intitolato "Le altissime torri" (titolo originario "The Looming Tower") vi segnalo il link all'intervista concessa dall'autore a Mario Calabresi
http://dweb.repubblica.it/dettaglio/11-settembre-dove-abbiamo-fallito/19361?type=ModaArticolo⊂=attualita

perchè ancora sull'11 settembre?

Perchè è ormai evidente che, come spesso capita su temi e argomenti di grande interesse, si finiscono per creare due fazioni che si contrappongono con atteggiamenti e modalità che a me istintivamente creano fastidio e insofferenza.
Tanto per essere chiari il mio punto di vista sull'11 settembre non ha nulla da spartire nè con le paranoie assolutiste dei cospirazionisti nè con le saccenti (presunte) certezze assolute dei debunkers: peraltro i due schieramenti sono accomunati dal deficit imbarazzante di onestà intellettuale e di tolleranza(tranne qualche sporadica ed encomiabile eccezione).
Come due zitelle acide vedi queste due (faziose) fazioni contrapporsi, spesso con i toni che nemmeno all'asilo Mariuccia usano più i bambini.
Ai voli pindarici dei primi - cui non basta spesso l'evidenza acclarata delle leggi della fisica e della logica - si contrappongono le presuntuose e apodittiche asserzioni dei secondi secondo i quali, una volta ritenuta dimostrata la plausibilità e la fondatezza della versione ufficiale, credono di poter desumere tutta una serie di considerazioni, opinabilissime ed indimostrabili, essendo esse frutto di analisi geo-politiche e di gestione dell'attività di intelligence. Ovvio che per questi ultimi le testimonianze di ex agenti CIA ed FBI che hanno denunciato l'ostruzionismo colpevole dei loro superiori nella lotta al terrorismo di matrice islamica non sono attendibili perchè fiancheggiatori di Al Qaeda. Compresa quella di John O'Neill, ex agente FBI, morto nel crollo delle Twin Towers e che a lungo denunciò, inascoltato da chi di dovere, i pericoli del terrorismo islamico sul territorio USA. Vabbè, dai, ma lui era talmente un fiancheggiatore di Al Qaeda che si è fatto ammazzare come un buon kamikaze.....
In questo desolante scenario, chi non accetta di appiattirsi su uno dei due schieramenti, viene tacciato di essere un infiltrato, a seconda dei casi, o dei cospirazionisti o dei sostenitori della versione ufficiale. Patetici! Per altro credevo che solo i sostenitori della tesi complottista fossero afflitti da manie di persecuzione...macchè! Un tale webmaster e moderatore (!!) di un sito debunker, il Sapientino della situazione, in risposta al mio post interveniva con un supponente ed acido post in cui, essendo evidentemente un cabarettista mancato, elargiva sarcasmo a iosa, salvo poi censurare e inibirmi l'accesso al blog a causa della mia polemica ma sempre civile replica al suo intervento.
A proposito, Simpaticone: se mai vagando nella rete ti imbattessi in questo blog e , riconoscendomi, volessi intervenire, accomodati pure. Qui non ci sono censure e c'è spazio per tutti, anche per i presuntuosi come te.....

about this blog

Blog politicamente scorretto, anzi, scorrettissimo, aperto a tutti, senza censure, dove l'unica regola è che non ci sono regole.
Dunque, di che si parla?
Certo di 11 settembre e dintorni, ma non solo.
Il campionario umano (?) che offre la rete - come se non bastasse ciò che ci propina l'esperienza "reale" - è veramente disarmante. Tutti che sgomitano - me compreso, ovvio! - per rendersi visibili, per richiamare l'attenzione altrui, anche a costo di dire delle banalità o, peggio, delle puttanate pazzesche.
E allora, fiato alle trombe!